
Dietro ogni certificazione c’è la storia di chi ha fatto i conti con il limite e invece di lamentarsi ha cominciato a cambiare se stesso.
Certe storie le vivi sulla pelle, le vivi fino a sentire dolore o piacere.
C’è anche chi li sente entrambi.
Storie così le ascolto tutti i giorni e anche io le vivo in prima persona. Sono un imprenditore: ho paura e speranza, mi stanco e mi esalto. Vivo tante difficoltà, ma non smetto mai di guardare l’orizzonte.
Ascolto le mie emozioni e quelle degli altri, i racconti di chi fa impresa e non ce la fa. Oppure di chi crede di non farcela, perché prigioniero di vecchi schemi difficili da rompere.
Penso a Mario, ha sempre sottovalutato la sicurezza delle informazioni aziendali, fino a quando un gruppo di hacker non è riuscito a bloccargli l’azienda e a chiedergli un riscatto molto salato. «A me non faranno nulla», diceva.
Penso anche a Francesco, sempre in affanno con la gestione del personale. «Qua comando io», ripeteva sempre, e alla fine chi poteva scappava da quel luogo di lavoro opprimente.
Ma ci sono anche le storie di chi ce la fa, di chi ha fatto i conti con il limite e invece di lamentarsi del contesto, ha cominciato a cambiare se stesso.
Noi, spesso, pensiamo che la realtà sia solo quella che riusciamo a vedere. Invece, di realtà e, quindi, di possibilità, ne esistono infinite. Dobbiamo però imparare a cambiare punto di vista.
Il segreto? Rompere gli schemi di cui ti ho appena accennato.
Le certificazioni funzionano così: scardinano le nostre autolimitazioni.
Come fanno? Aiutano a lavorare su noi stessi, in altre parole sono la strada verso il cambiamento.
Noi tutti abbiamo bisogno di conoscere la realtà, ci serve per poterla controllare e prevedere. I più si fermano solo a questi due stadi.
Chi riesce a progredire, invece, chiude il cerchio e trasforma la realtà. Trasformazione vuol dire cambiamento, vuol dire miglioramento continuo. Ed è questa la storia che cerco di vivere ogni giorno della mia vita.
È questa la storia che Marinica mi racconta ogni volta che la incontro. Ed io sono sempre felice di riascoltarla.
Ecco la storia di Marinica Leone, da oltre dieci anni responsabile acquisti e qualità di Escaffè:
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