
Convegno a Rende organizzato da Eftilia in collaborazione con Bcc Mediocrati. «È il momento di guidare il cambiamento».
Esistono diversi tipi di storie, fra queste ci sono le storie di fatti.
Ed è un fatto che lunedì pomeriggio sono stato a Cosenza. Gli amici di Eftilia, Clemente Napoli e Paolo Sardo, hanno organizzato un incontro sulla sostenibilità insieme a Bcc Mediocrati. Il tema dell’incontro è stato: «Sostenibilità Esg. I benefici per le PMI».
Un altro fatto è che oggi comprendo ancor di più l’urgenza del cambiamento. C’è chi lo vive come una forzatura, in realtà è un bene. Perché cambiare vuol dire migliorare. Diventare sostenibili vuol dire migliorare.
La sostenibilità è quindi un’occasione, questo è un altro fatto. Per chi fa impresa questo aspetto vale oro: perché i fatti sono misurabili, quindi concreti.
È misurabile che il clima stia cambiando il mondo, quindi, o saremo in grado di gestire questo cambiamento, oppure lo subiremo. Quindi ciao-ciao ad ogni nostro progetto.
Un altro elemento misurabile è che «c’è un cambio di paradigma in atto, anche se non lo avvertiamo», come sostiene Annarita Trotta, docente di Economia all’università di Catanzaro e membro del comitato scientifico di Social Impact Agenda per l’Italia.

Un cambio messo nero su bianco da Larry Fink, amministratore delegato di Blackrock, la più grande società di investimento al mondo: «Ci concentriamo sulla sostenibiltà, non perché siamo ecologisti, ma perché siamo capitalisti».
Ma se Larry Fink può parlare un linguaggio più vicino alle grandi imprese, il linguaggio delle Pmi lo esprime benissimo il presidente di BCC, Nicola Paldino: «Le banche devono adeguarsi alla normativa europea e quindi valutare la sostenibilità delle PMI. Di conseguenza è necessario che i due soggetti siano allineati».
Ed è qui che inserisco il tema delle certificazioni. Perché è il tema della gestione. Gestire vuol dire avere consapevolezza di ciò che sta accadendo e, col tempo, migliorarlo. Controllare, invece, vuol dire subire perché si può controllare per brevi frangenti, poi la realtà travolge levando ogni possibilità di crescita.
Lo ha detto bene anche Paolo Sardo, quando durante il suo intervento ha affermato che la «sostenibilità deve passare attraverso tre fasi: consapevolezza, conoscenza e azione, un’azione fondamentale per non subire il cambiamento, ma guidarlo».
È quindi arrivato il momento di scrivere una storia nuova, dove al centro ci sono fatti, numeri e fatturato. Ma ancor più al centro deve esserci il senso che vogliamo dare alle nostre imprese. Vogliamo far parte di chi subirà gli eventi o li userà come strumenti per migliorare?
Qui sotto puoi vedere l’intervento che ho fatto durante l’incontro, dura una manciata di minuti. Ma se hai tempo da investire, spostando il cursore del mouse puoi rivedere tutti gli interventi. Ne vale la pena.