
Anche nel mondo delle certificazioni vale il pensiero di Picasso: «L’artista non ha regole, ma è quello che le conosce meglio di tutti».
Immagina questa cifra: centosei milioni di dollari. Sto parlando del quadro più costoso di Picasso. Un’opera che ha a che fare con due concetti che danno forza alle certificazioni: le regole e il limite.
Si tratta di due concetti che riguardano anche il nostro quotidiano, perché non bisogna essere imprenditori per trarne beneficio.
Il concetto di regola ce lo spiega lo stesso Picasso: «L’artista non ha regole, ma è quello che le conosce meglio di tutti».
È da qui scaturisce quello di limite. Picasso, come tutti i creativi, ha superato i limiti, ha innovato, ha cambiato le regole, ma conoscendole a fondo. Non è partito dalla fine del processo, ma ha percorso tutta la strada. Solo al termine ha cambiato direzione.
Se non conosci le regole che governano l’ambito in cui operi, non puoi esplorare i confini di ciò che già esiste, non puoi sperimentare facendo convergere discipline diverse.
Tutto ciò valeva per Picasso, vale anche per chi fa impresa.
Chi mi conosce lo sa: dico sempre che le certificazioni sono buon senso multicolor. Chiediamoci, quindi, se i colori che stiamo usando per le nostre imprese, così come per le nostre vite, faranno valutare anche il nostro lavoro centosei milioni di dollari.
Se così non dovesse essere, è probabile che a governare le nostre azioni non sono le regole del miglioramento continuo.
Ti lascio con una cosa che avevo scritto nel dicembre di qualche anno fa, proprio su questo argomento:
«Quando si fa festa, vuol dire che poi si ricomincia. Ed allora, da dove ripartire se non dall’innovazione? Ne parliamo sempre pensando a una nuova tecnologia, a un nuovo prodotto o a qualcosa che deve arrivare. Così facendo ci fumiamo il presente.
Ma l’innovazione si realizza anche facendo cose nuove con ciò che abbiamo a disposizione ora. E ciò che abbiamo a disposizione sono le persone. Persone siamo noi imprenditori, lo sono i nostri collaboratori e i nostri clienti. Quindi ricominciamo da noi, perché tutto (pianificazione, investimento, miglioramento) dipende da questo».
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