
Il ciclo di Deming è lo strumento principe, ma c’è un aspetto che viene prima del Pdca. Ecco qual è.
Se fai ’impresa è il momento di fare un passo indietro. Fallo anche se sei un manager o un dipendente. Fai un passo indietro soprattutto se stai pensando di certificare la tua azienda.
Dico sempre di guardare avanti e di immaginare il futuro desiderato, ma oggi no. Per te ho solo una parola: indietreggia prima che sia troppo tardi.
Te lo dico perché ogni cambiamento porta con sé un carico emotivo notevole. L’emozione che emerge più delle altre è la paura. Paura di non riuscire o di non fare la scelta giusta. In questi casi, la cosa migliore da fare, è andare indietro.
Non ti sto dicendo di rinunciare o di arrenderti. Ti dico solo di fare un passo indietro prima che la paura ti blocchi definitivamente. E quindi ciao-ciao cambiamento. Se fai un passo indietro, invece, puoi vedere gli ostacoli che hai davanti, da una prospettiva migliore.
Quindi, se hai paura, non restare fermo a dialogare con lei, muoviti. Se non te la senti di fare il primo passo in avanti, allora fanne due indietro. Anche tre o più, l’importante è non lasciarti ingannare dalla paura.
Ritengo che questo sia un aspetto fondamentale del miglioramento continuo. Lo identifichiamo sempre con la formula PDCA, Plan-do-check-act, vale a dire Pianificare-fare-controllare-agire. Ponendola così sembra tutto semplice: ti siedi a tavolino, fai i tuoi calcoli e sei cambiato.
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Il cuore del problema, invece, lo troviamo prima. Sei consapevole di quanto sia necessario cambiare? In genere la risposta a questa domanda porta con sé due livelli di paura. Se sei consapevole che il cambiamento (e con esso il miglioramento) sia necessario, allora riesci a gestire la paura. La senti, nella mente e soprattutto nello stomaco, ma ti stimola a metterti in cammino sulla strada del progresso.
Può essere un ostacolo insormontabile quando nascondi a te stesso la necessità di cambiare. In questo caso solo ascoltare la parola cambiamento può farti scappare a gambe levate. Perché tu provi a rispondere razionalmente a questa esigenza che bussa alla porta della tua impresa. Metti in fila tutte le risposte che il cervello ti suggerisce: «non abbiamo tempo», «è uno spreco di soldi», «è troppo difficile», «non ne abbiamo bisogno», eccetera.
Però attento, perché prima o poi le emozioni andranno a bussare alla porta della razionalità. Ed è in quel momento che dovrai indietreggiare. Perché altrimenti rischi di rimanere bloccato. Gestire le emozioni non è semplice, servono esperienza e metodo. Per questo il metodo delle certificazioni aziendali è uno strumento fondamentale per gestire il cambiamento e il miglioramento continuo.
E se qualcuno pensa ancora che le certificazioni siano solo della grigia burocrazia, allora forse è qualcuno che ha paura di cambiare. Ricordiamoci sempre questa frase di Roberto Benigni: «Un nuovo cammino ci spaventa, ma dopo ogni passo ci rendiamo conto di quanto fosse pericoloso rimanere fermi».