
È la domanda chiave. Conoscere la risposta vuol dire poter controllare al meglio la propria impresa. Ecco la soluzione.
Cosa fanno i tuoi dipendenti quando non ci sei? Lavorano bene? Sei sicuro si comportino così da tenere alto il nome dell’impresa? Esiste un metodo per scoprirlo. E ti assicuro, una volta adottato, questo metodo ti farà raggiungere obiettivi importanti.
Per sapere come si comportano i tuoi dipendenti quando non ci sei, non c’è bisogno di installare telecamere. Non hai nemmeno bisogno di sguinzagliare una spia che ti riporta ogni fatto che avviene in ufficio.
Il modo in cui i collaboratori si comportano quando il capo non c’è, dipende dalla leadership. Perché è da questa che dipende la cultura aziendale. E visto che spesso il capo è anche leader, manager e imprenditore, la cultura aziendale, il modo in cui viene vissuta, dipende da te.
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Ne parlavo l’altro giorno con un amico. In poche parole è riuscito a dire tutto quello che c’era da dire sull’argomento: «La cultura aziendale è quello che accade quando il capo lascia la stanza». E, spesso, quello che accade sono mugugni o sospiri di liberazione. Per esperienza posso dirti che quando questo avviene, le aziende arrancano. Magari possono contare su un buon fatturato, ma il resto arranca. I dipendenti sono scontenti e poco formati, hanno poca voglia di lavorare ma solo perché spesso non stimolati e spremuti come spugne.
Il fatturato senza cultura non ha vita lunga
Questo argomento è centrale quando parliamo di certificazioni. E non per mera formalità, ma perché con le certificazioni parliamo di miglioramento continuo, di crescita, di efficienza e di innovazione.
Prima che io parli della cultura aziendale forse obietterai: ma se il fatturato va bene, chi se ne frega se la cultura aziendale non funziona? Anzi, vuol dire che funziona benissimo. Il punto è che quando si verifica questa situazione, la cultura aziendale non c’entra nulla. Ad imporsi è solo la visione del capo, non dell’azienda. Questo è un problema, perché quell’azienda non può resistere a lungo.
Il mercato del lavoro cambia velocemente. Quindi c’è bisogno di adattarsi al contesto, di creare connessioni e relazioni. È ovvio che una struttura che si basa solo sulla personalità o sul modo di vedere del capo non ha la possibilità di adattarsi e di cambiare quando il contesto lo richiede. Una struttura portata avanti da collaboratori insoddisfatti non è in grado di innovare.
Ne ho parlato già altre volte. Le imprese sono come delle persone in mezzo al mare agitato. Le onde le subiscono tutti, ma chi sa surfare riesce a gestire la situazione. Gli altri, invece, patiranno la furia del mare. Chi surfa non è più fortunato degli altri. È solo che si è preparato, ha deciso di rinunciare alle proprie convinzioni per imparare a fare di più e meglio.
Come funziona la cultura aziendale?
È come il vento. Lo senti, ma non lo vedi. Eppure muove gli alberi e il mare. Allo stesso modo la cultura agisce sul personale. La cultura aziendale consente alla strategia di funzionare al meglio, è in grado di stimolare la creatività e la passione delle persone. Ma soprattutto è in grado di stimolare l’autonomia dei singoli, cosa fondamentale quando si deve innovare, quando bisogna trovare soluzione rapide o quando c’è da adattarsi rapidamente al contesto che cambia.
Se non c’è cultura aziendale, c’è burocrazia
Puoi avere il massimo del controllo sui dipendenti, puoi contare ogni secondo di lavoro dei tuoi collaboratori, quante volte si sono alzati dalla sedia e per quanto tempo ci sono rimasti seduti. Ma scordati di avere da loro iniziativa. Scordati di vedere i tuoi dipendenti lavorare per un fine comune. Semplicemente perché nessuno glielo ha mai mostrato.
Cosa puoi fare oggi
Non cambi cultura da un giorno all’altro, così come non impari a surfare da un giorno all’altro. Ma cominciare vuol dire essere a metà dell’opera. Creare una valida cultura d’impresa è un processo e saper gestire i processi è la strada maestra per prosperare. Sopravvive, invece, chi i processi non li conosce e non li gestisce. Sulla strada maestra non bisogna essere soli. Chiamami e la percorreremo insieme.