
Per ottenere risultati diversi, non possiamo comportarci allo stesso modo. Ecco l’aiuto delle certificazioni.
Tutto ciò che nella nostra vita ha portato valore, è dipeso da una scelta. La scelta di cambiare, di metterci in discussione o di cercare qualcosa di nuovo. È ciò che è avvenuto e che avviene nella nostra vita personale. È ciò che deve avvenire anche in azienda.
Se vogliamo ottenere qualcosa di diverso, se non ci piace quello che abbiamo, non possiamo continuare a comportarci sempre allo stesso modo. Se non si cambia, non si possono ottenere risultati diversi.
Il compito di un ente di certificazione è quello di aiutare le aziende a cambiare. Ma come? Faccio un esempio. Un ente di certificazione è come un medico. Dal dottore si va se stiamo male, ma anche se vogliamo stare meglio. Il medico, allora, ci prescriverà qualcosa, ci darà delle indicazioni, ma ogni bravo dottore ci dirà una cosa fondamentale: bisogna cambiare le abitudini.
È certo: se abbiamo riscontrato un malore (se parliamo di enti di certificazione), c’è stata qualcosa che, in modo volontario e ancora più spesso involontario, lo ha causato. Questo qualcosa sono le abitudini sbagliate. Nel gergo degli enti di certificazione, l’individuazione di una carenza, è chiamata non conformità, o commenti, o osservazioni. Ognuno da il nome che vuole.
Quindi, se avvertiamo un malore, il medico ci prescriverà un farmaco. Se parliamo di aziende il malore è la non conformità, l’azione correttiva equivale alla medicina. Ma soprattutto bisogna cambiare le abitudini, altrimenti il farmaco è solo un palliativo. Risolve il problema nell’immediato, ma è sicuro che si ripresenterà.
L’utilità di un ente, non è tanto quella di individuare i problemi, ma far capire che per raggiungere veramente il successo, occorre una consapevolezza: bisogna essere consapevoli che serve la volontà di cambiare le abitudini, metodo e strategia.
Da questo punto di vista, un ente di certificazione non possiede la bacchetta magica. Può indicarti quali sono i problemi da risolvere e quali best practice seguire; può indicarti un metodo in grado di aiutarti nel cambiamento, ma poi ognuno, all’interno dell’azienda, deve fare in modo che tutti questi aiuti vengano messi in pratica.
E per farlo suggerisco quattro punti su cui poggiare la possibilità di cambiare.
- Sviluppare regole
- Sviluppare una chiara identità aziendale (mission, vision, valori)
- Sviluppare la capacità di imparare dagli errori
- Ma soprattutto sviluppare una leadership in grado di creare engagement in tutte le persone.
I risultati che si ottengono in azienda sono direttamente proporzionali alla qualità della Vision, ma soprattutto al numero delle persone che capiscono, condividono e si impegnano per poter raggiungere la Vision.
Forse c’è un altro punto che può aiutarti a cambiare: iscriviti al mio canale Telegram, Pensamenti. Pensare è il primo passo di un’azione. Pensiamo per migliorare.