
Ecco perché non è più possibile rinunciare al cambio di paradigma proposto da Benefit Corporation e Società Benefit.
Quando non riusciamo a vivere l’oggi, lo riempiamo di parole sul dopo. E così, quando quel dopo arriva, ci coglie impreparati. Chi sceglie di percorrere il cammino che porta a diventare una Società Benefit o a certificarsi B Corp, cerca di vivere l’oggi e di immaginare il futuro.
Se fosse solo una questione di immaginazione, allora questa sarebbe soltanto un rifugio, un altro luogo verso cui fuggire pur di non assumersi le proprie responsabilità.
È invece un discorso di resilienza. Lo so, è una parola abusata un po’ come lo sono parole cardini delle imprese del futuro, come sostenibilità o green. E quando le parole le si usa a sproposito, poi diventano antipatiche. Quindi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Sul significato di resilienza si gioca una partita importante per chi vuole fare impresa in questo mondo così imprevedibile e burrascoso.
Resiliente, cosa vuol dire davvero
Chi è resiliente, infatti, non è solo chi resiste a un forte impatto, ma chi è in grado di cambiare. Soprattutto oggi, quando alle nostre porte sembra bussare una catastrofe e quando tutto il mondo si riscopre ancora di più una sola casa, il cambiamento dei vecchi schemi è qualcosa di urgente, fondamentale e ineluttabile. Quindi, chi è davvero resiliente, è chi abbandona i vecchi modi di fare perché comprende che non servono più, se non a restaurare o conservare vecchie dinamiche.
Al concetto di resilienza è legato un altro termine caro a B Corp o Società Benefit, la rigenerazione.
Mi spiego: le imprese non devono solo prendere o «estrarre» risorse. Le devono rigenerare, appunto. Ma questo non vale solo per le risorse ambientali o materiali, vale anche per le persone.
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Perché è importante «rigenerare» le persone
Sì, bisogna avere cura anche delle persone, perché se queste non riescono a comprendere il presente, non possono essere resilienti, quindi oltre a non essere in grado di reggere gli shock, non saranno nemmeno in grado di poter cambiare abbandonando gli schemi del passato. La possibilità di immaginare il futuro in mondo non fantasioso ma concreto, passa necessariamente da qui.
Perché parlo di tutto ciò? Perché ora più che mai è chiaro quanto la interdipendenza generativa tra persone e imprese sia fondamentale. Non ne va più del futuro di una singola impresa, ma di tutti noi.
Il mondo è come un organismo, non ha senso curarne una parte lasciando perdere il resto. Se il mondo è un organismo, deve rigenerarsi tutto. Siamo molto lontani dal raggiungere questo obiettivo, ma è arrivato il momento di lavorarci senza tornare indietro.
Dimitto è su questa strada e in Italia sono diverse le aziende che hanno già percorso una parte importante di questo cammino.
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