
Dimitto ha ospitato il Sector Group 17. In Basilicata sono arrivati da tutta Europa.
Sono arrivati da molto lontano, dai confini dell’Europa fino ai confini dell’Italia Meridionale. A Matera, per essere precisi: capitale europea della cultura.
Quest’anno, il meeting europeo dedicato al Sector Group 17 (il gruppo che riunisce gli organismi notificati per le marcature Ce relative al controllo produzione delle strutture metalliche), è stato organizzato da Dimitto Certification Service, organismo di certificazione con sede a Basilea, Milano e Tito, in provincia di Potenza.
A Matera si è parlato di tecnologia e sviluppo. Nunzio Morrone, direttore generale di Dimitto, ha accolto i partecipanti: 30 rappresentanti provenienti da 12 Paesi. All’interno dell’unico centro culturale ipogeo del mondo (Casa Cava), si sentiva il brusio dell’Europa, ma anche la voce chiara dei relatori: Anders Elbek, segreteria tecnica commissione, Roberto Baldo, chairman Sg17 e Pina Paterna, segreteria Sg17 2019.
Tra i temi affrontati:
- armonizzare l’applicazione degli standards internazionali sulle costruzioni,
- implementazione di linee guida comuni,
- definizione di metodi in grado di favorire la libera circolazione delle merci.

Al di là del confronto tecnico, quello di Matera è stato un incontro fatto di relazione e scambio di esperienze e sensibilità. Un incontro cominciato la sera prima, quando i rappresentanti dei vari organismi hanno avuto modo di conoscersi seduti, tutti insieme, ai tavoli dello stesso ristorante. Spagnoli e austriaci, tedeschi ed estoni, svedesi e inglesi, finlandesi e cechi, italiani e norvegesi, insieme per un obiettivo comune.

L’incontro di quest’anno ha quindi un sapore nostrano, italiano e meridionale insieme. Perché il rilancio del nostro Paese può partire dal Meridione. È una questione di metodo e di valorizzazione delle risorse.