
È la caratteristica fondamentale di chi dirige un’azienda, un reparto o un gruppo. Consiste nel creare il giusto ambiente di lavoro e nello sabilire obiettivi chiari.
E se ti dicessi: devi sparire.
Sembra un’offesa, una frase piena di rancore detta a chi ci ha offeso o fatto arrabbiare.
Sparire, invece, è la caratteristica fondamentale di chi dirige un’azienda, un reparto o un gruppo.
A questo punto sorge una domanda: come si chiama la figura che comanda?
Secondo alcuni è il capo, altri vestono bene i panni del buon padre di famiglia. Altri ancora usano il termine leader. Chi è legato alle prime due figure vede nel leader solo una parola inglese che si usa per fare scena. Le norme ISO, al contrario, parlano di leadership, dedicandogli addirittura capitoli interi. Quindi, di scena non si tratta. Tutt’altro.
Ma a parte questo tutte e tre le figure, per ottenere risultati, devono saper sparire.
Sparire non vuol dire deresponsabilizzare o lasciare che ognuno faccia ciò che vuole.
Chi dirige deve fare solo tre cose:
1) Creare il giusto ambiente
2) Dare obiettivi chiari
3) Stabilire momenti di verifica
Se un capo interviene tanto, probabilmente, è perché non è riuscito a lavorare bene su questi tre punti.
Certo, bisogna tener conto anche degli errori e dei limiti altrui, ma una cosa alla volta.
Al momento soffermiamoci su chi dirige. Facciamolo considerando la figura del leader.
Individuare per prima cosa le responsabilità altrui, ci fa perdere efficacia nel raggiungimento degli obiettivi. Questa è una regola che vale sempre.
Gli psicologi lo chiamano locus of control e funziona così. C’è il locus of control interno e quello esterno. Chi ha più sviluppato il primo, guarda innanzitutto dentro sé, a cosa può fare lui per risolvere il problema.
Chi ha più sviluppato il locus of control esterno, invece, tende a scaricare la responsabilità sugli altri e ha una visione negativa dell’ambiente di lavoro. Pensa che, per cambiare le cose, devono prima cambiare gli altri.
Chi ha un locus of control esterno è segnato per tutta la vita? Certo che no. Può lavorare su stesso chiedendosi sempre: cosa posso fare io per migliorare la situazione?
Se sei alla guida di un’azienda, di un gruppo o anche di te stesso, puoi chiederti: cosa posso fare per migliorare l’ambiente di lavoro? Sono stato chiaro nello stabilire gli obiettivi? Ho verificato insieme ai miei?
Ti lascio con un video di Julio Velasco, spiega molto bene la cultura degli alibi.
Ps. La teoria del locus of control (teoria.. è proprio così che funzioniamo), riguarda tutti e Velasco la centra in pieno. Fammi sapere cosa ne pensi, a me è servita molto.
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