
Sognare vuol dire visualizzare le idee e visualizzare è un processo che bisogna imparare a gestire per costruire un’azienda.
Agosto è arrivato. È un mese particolare perché ti fa bruciare. Bruci per il caldo e per le vacanze meritate, oppure bruci di pensieri, seduto alla tua scrivania in attesa che arrivi settembre. Qualunque sia il gruppo a cui appartieni, non puoi far altro che pensare al futuro. Soprattutto in questo periodo.
Per questo oggi non ti parlerò di norme e di numeri, ma di progetti e di sogni. Non è un modo per fuggire dalla realtà, ma per viverla meglio, con più consapevolezza. Non è un momento semplice e proprio per questo abbiamo la necessità di fermarci a pensare. Dobbiamo però gestirli i pensieri, altrimenti saranno loro a gestire noi. Quindi, come fare? Usando le certificazioni o, meglio, la filosofia che ci sta dietro. Non ne faccio una questione tecnica, voglio solo riflettere insieme a te.
Se vogliamo pensare al nostro futuro, dobbiamo visualizzarlo. Questo vale sia che tu stia affrontando un momento sereno e sia che tu stia passando un momento difficile. Come ti dicevo non si tratta di fantasticare o di fuggire dalla realtà, perché la visualizzazione è un processo (proprio come quelli previsti dalle norme). Quindi ha un inizio, uno sviluppo e un compimento. Possiamo dire che quando progettiamo la Vision della nostra impresa, stiamo mettendo in pratica l’arte di vedere l’invisibile.
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Tutto ciò non è lineare. È vero, se pensiamo al Ciclo di Deming, abbiamo di fronte uno schema ben ordinato: Plan-Do-Check-Act (Pianificare-Fare -Verificare-Agire). Ma un conto è lo schema, un altro è la vita. I processi, non quelli su carta, non sono lineari, ogni fase tende a mescolarsi all’altra perché ci sono i problemi da risolvere, le cose che non avevamo ponderato, gli imprevisti, eccetera.
Ecco perché la gestione dei processi deve avere necessariamente una dimensione creativa. Se si resta concentrati solo sullo schema, basta un granello di polvere per far inceppare il meccanismo. Quando invece i processi vivono, allora da lì possono uscire fuori soluzioni strabilianti.
Qualcuno potrebbe chiamarla alchimia, qualcun altro, magia, in realtà si tratta di una cosa molto concreta: tutto ciò è possibile se si riformula il problema. È ciò che i designer chiamano reframing. E tutto ciò si verifica quando si passa dalla progettazione del prodotto alla progettazione di una esperienza.
Usati in questo modo, i processi, sono come delle chiavi per aprire la serratura delle nostre imprese. Ma quali serrature? Quelle che custodiscono tutto il nostro potenziale.
Per far questo bisogna imparare a sognare. Cos’è un sogno se non l’immagine dei nostri desideri? Tu ed io cosa sogniamo per la nostra impresa? Come la sogniamo? Stiamo progettando quei processi che ci aiuteranno a costruire quell’impresa che al momento è solo nella nostra mente?
Se non vuoi che un sogno resti soltanto un sogno, chiamami. Ernesto Che Guevara diceva «quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà». Aveva ragione.