
La Qualità è una conseguenza delle relazioni aziendali e queste dipendono da una valida leadership dell’alta direzione.
Domanda secca: sai motivare? Lo chiedo soprattutto a chi occupa una posizione di responsabilità; quindi a chi possiede un’azienda, a chi dirige un reparto o un team. Lo chiedo a chi, dalla ISO 9001, viene individuato come «alta direzione».
Di «alta direzione» ho parlato la volta scorsa ed ho spiegato anche perché, la ISO 9001, pur se dedicata ai sistemi di gestione della qualità, punta molto sull’importanza delle relazioni. Elemento spesso snobbato proprio da chi è chiamato a guidare il personale.
Oggi riprendo quel discorso e mi concentro su alcune delle caratteristiche che dovrebbe avere chi svolge un ruolo da leader. Perché in molti credono di saper motivare, quando in realtà è solo una loro convinzione.
Te lo dico subito: per saper motivare non devi saltare sui tavoli dell’ufficio, non devi urlare e non devi possedere doti innate. Ognuno può essere un buon leader se cerca di mettere in pratica questi consigli; inoltre ti aiutano ad evitare situazioni molto subdole e dannose, cioè quelle provocate dal «secondo me». Secondo te sei un buon leader? Vediamo.
Dimmi cosa vedi
Non c’è bisogno che tu veda la luce, come nel film dei Blues Brothers, è però fondamentale che tu riesca a rendere chiara la tua Visione a chi lavora con te. Oltre ad averla e a saperla comunicare, devi fare in modo che ognuno abbia chiaro come il proprio ruolo possa contribuire al suo raggiungimento. Ma non basta. Non devi essere generico, devi saper contestualizzare. Ogni certificazione prevede un’analisi del contesto sia esterno che interno. Anche il continuo dialogo con i tuoi collaboratori per aiutarli a saper contestualizzare la loro attività, rientra tra gli strumenti idonei ad analizzare il contesto. Quindi, mai essere generici. Occorre individuare gli obiettivi e poi contestualizzarli insieme al tuo team.
Cosa ti aspetti da me
Una volta che hai dato istruzioni chiare, è normale attendersi che vengano eseguite nel migliore dei modi. È vero, ma non del tutto. Perché se è giusto che tu abbia delle aspettative nei confronti dei tuoi collaboratori, è normale che anche loro ne abbiano.
Un esempio. Capita spesso che un capo dica: «Fai questo lavoro in tot tempo», dando però per scontato che quel collaboratore conosca già le procedure o abbia comunque la preparazione necessaria per svolgere al meglio il suo lavoro. In casi come questo, dialogare permette di conoscere che l’aspettativa del lavoratore sia quella di avere gli strumenti necessari per portare avanti la sua attività. Sembra una cosa scontata, quasi inutile da ribadire, ma in tutti questi anni di lavoro mi è capitato troppe volte di vedere “capi” impartire ordini con la pretesa che venissero eseguiti quasi come per magia.
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Non ti sento, parla più forte
No, non bisogna parlare più forte, ma parlare meglio. Il buon funzionamento di qualsiasi sistema di gestione non dipende da ordini o sfuriate, ma da una comunicazione chiara ed efficace. E questa non è quella degli incontri formali, ma del confronto quotidiano.
Attenzione, non bisogna essere paternalisti. Anzi, bisogna responsabilizzare il più possibile il personale, occorre fare in modo che ognuno senta gli obiettivi aziendali come propri. Ma ti ripeto: gli obiettivi aziendali sono chiari oppure tutto viene ammantato da un generico «far contento il capo»?
Se non investi, non fai impresa
Qual è l’investimento più importante? Quello sul personale. Gli investimenti non sono mai leggeri. Portano con sé rischi e sacrifici. E così vale quando si investe sul personale: è un rischio. E costa parecchie energie. Però i risultati sul lungo periodo pagano e fanno anche risparmiare. Per questo un buon leader deve dimostrare di tenere ai propri collaboratori.
Quando chi lavora con te dice che tieni a lui e alla sua carriera, è quasi matematico che risponda in modo positivo nei confronti delle altre caratteristiche di cui ti ho parlato in questo Pensamento. Se invece, alla stessa domanda, risponde in modo negativo, allora è quasi matematico che in azienda le relazioni non siano sane e che la comunicazione interna serva più ad intimorire che a far migliorare.
Cosa puoi migliorare oggi
Ora, se fai parte dell’alta direzione o se sei il responsabile di altre persone, valuta la tua leadership alla luce di questo articolo. E poi pensa se tra questi punti ce ne sia uno in cui sei più forte. Punta su quello e miglioralo, migliorerà anche la tua azienda. Ma valuta anche se sei carente sugli altri aspetti. Ma mano che ci lavorerai su, crescerà anche la tua impresa.