
Per molti imprenditori conta solo il profitto, ma il contesto economico è cambiato. Ora, per vivere a lungo, servono dipendenti motivati.
Vendere, vendere, vendere. È l’obiettivo di ogni impresa, ma molte non ci riescono. Sono sempre con l’acqua alla gola e afflitte da nervosismo e tensioni interne. Sai perché? Perché hanno un solo obiettivo: vendere. È un paradosso: ma se lavori solo per vendere, ti rendi la vita difficile. Perché? Leggimi. Ti dirò la mia e sono certo che ti porterai a casa qualcosa di utile, qualcosa da usare concretamente all’interno della tua azienda. Promesso.
Sai cosa ci spinge ad acquistare un prodotto o un servizio?
- Il bisogno? Sì, ma non è solo questo.
- Un buon prezzo? È un fattore da considerare, ma per alcuni versi non è nemmeno importante.
- La qualità? Ancora non ci siamo. Certo, nessuno vuole spendere i propri soldi per qualcosa che poi lascerà insoddisfatti, ma stiamo di nuovo sbagliando strada.
Scommetto che quando pubblicizzi i tuoi prodotti punti sempre su uno di questi punti oppure su tutti. Come faccio a saperlo? Lo fanno tutti, lo abbiamo fatto tutti.
Il fatturato? Dipende dalla fiducia
La cosa che ci spinge a scegliere un prodotto viene prima di tutti questi elementi. È la fiducia. Se non mi fido, non compro. E se mi fido, però mi dai una sola, non comprerò la seconda volta. Quindi, fine delle trasmissioni.
A questo punto bisogna rispondere a una domanda. Come si fa a conquistare la fiducia dei clienti? Se il tuo primo obiettivo è vendere, mettilo all’ultimo posto. Al primo dovrai mettere la responsabilità sociale. Hai letto bene. Tutto dipende da come tratti i tuoi dipendenti/collaboratori. Non si tratta di filantropia. Si tratta di rendere la propria azienda forte e duratura, in grado di creare progresso e, quindi, profitti. Purtroppo è facile cadere in questa tentazione: raggiungere risultati immediati. A volte questi risultati sono effettivamente fondamentali. Altre volte sono solo la conseguenza di una prospettiva a breve termine, la prospettiva di chi è abituato a giocare solo per sé, per il proprio tornaconto. E chi agisce solo per il proprio tornaconto non costruisce imprese durature. Ed oggi, la cosa più importante, è costruire aziende che durino nel tempo dal momento la vita media di un’impresa si è ridotta drasticamente. Negli anni ’50 la vita media di un’impresa era di circa 60 anni. Oggi non arriviamo a 20.
Tra l’altro c’è da dire che solo un’azienda in grado di resistere nel tempo è in grado di raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. E un’azienda in grado di resistere nel tempo è quella in cui non si spremono dipendenti, fornitori e stakeholder come limoni, ma si rendono desiderosi di contribuire alla causa. Questo genera fiducia e questa, di riflesso, si ripercuote sui clienti.
Microsoft, Apple e il sogno di Solomeo
Facciamo un esempio: Microsoft contro Apple. Zune contro iPod. Secondo alcuni lo Zune era migliore di iPod, ma Microsoft non riuscì ad imporsi. Il clima interno alla casa di Bill Gates era tossico e questo si rifletteva anche sul modo in cui il prodotto veniva percepito all’esterno (insieme a questioni meramente tecniche relative al prodotto).
Di pochi giorni fa, invece, la notizia che Microsoft ha raddoppiato la produttività in Giappone lavorando 4 giorni su 7. Così il sito dell’Agi, Agenzia giornalistica italiana: «La produttività è aumentata del 40%, le pause durante il lavoro diminuite del 25%, così come il consumo di elettricità, sceso del 23%, e sempre per quanto riguarda l’aspetto dell’impatto ambientale, le stampanti degli uffici hanno sputato fuori il 59% di carta in meno. Il tutto lavorando il 20% in meno del tempo, andando incontro ad un gradimento dell’iniziativa da parte del 92% dei dipendenti». Pensiamo anche a casa nostra. Potrei farti i nomi di Ferrero e di Brunello Cucinelli.
La prima, multinazionale da 10 miliardi, vanta un sistema di welfare tra i più apprezzati e concreti a livello nazionale. Come dice Alessandro d’Este, presidente e amministratore delegato Ferrero Commerciale Italia, «da sempre la nostra azienda ha posto le persone al centro, ritenendo che queste siano le vere artefici del nostro successo. Il gruppo ha storicamente una stretta relazione col territorio in cui opera». Sulla stessa scia il pensiero di Cucinelli, il quale nel suo libro Il sogno di Solomeo parla di «capitalismo umanistico».
Non parlo di racconti inventati, ma di aziende vere che funzionano e durano. Aziende al cui interno c’è un alto sentimento di fiducia. Sono imprese che hanno capito che bisogna cambiare atteggiamento se vogliono durare per generazioni. E chi vuole prosperare per sempre o ha fiducia e la trasmette agli altri, oppure diventa solo l’uomo più ricco del cimitero.
Cosa puoi fare oggi
Comincia a proiettare la tua impresa nel futuro. Pensa ai tuoi dipendenti e a quelli che verranno. Perché tutto (creatività, produttività, fatturato, eccetera) si fonda sulla responsabilità sociale interna alla tua impresa. CHIAMAMI. Ti parlerò di come la certificazione SA8000 può aiutarti ad avere un’azienda in grado di durare nel tempo.