
L’incapacità di cavalcare il cambiamento è legata a una errata comunicazione interna. Ecco come le certificazioni aiutano le imprese.
Beata ignoranza. È la condizione che spesso viviamo noi imprenditori. Crediamo di essere leader. Crediamo di saper comunicare bene. E se un dipendente sbaglia, è solo colpa sua. Già, beata ignoranza. Tempo fa ho letto una statistica. Sai quanti leader credevano di saper motivare bene la propria squadra? Il 76%. Sai quante squadre erano d’accordo col leader? Solo il 37%. I motivi? Un po’ perché sono in pochi ad avere il coraggio di dire la verità al proprio capo e un po’ perché molti capi si costruiscono il loro mondo inaccessibile.
Anche questo ha a che fare con le certificazioni? Non anche, ma forse soprattutto argomenti come questo riguardano le certificazioni. E tutto ciò che riguarda le certificazioni è connesso in modo profondo a ciò che ci sta più a cuore: il successo della nostra impresa.
Chi mi segue da tempo lo sa: cito spesso Sun-Tzu. Non è un vezzo e non sono un fanatico dell’Oriente (pur riconoscendone l’immensa ricchezza di pensiero). Ho cominciato a leggere l’Arte della Guerra dopo aver saputo che il testo è usato nelle migliori business school. Leggendolo ho capito perché. Ed ho anche appreso, con mia grande sorpresa, che molti concetti sanciti dalle norme ISO erano già messi in pratica, migliaia di anni fa, dal generale cinese. Ecco perché ho deciso di estrapolare delle pillole di strategie e business e rendertene partecipe.
Chiarito questo, proseguiamo col nostro discorso. Beata ignoranza, dicevamo. È spesso la mancanza di conoscenza che non ci permette di crescere. E quando non cresciamo, non restiamo solo fermi. Dopo un po’ torniamo indietro. Tornare indietro, in molti casi, vuol dire fallire.
Certificazioni e comunicazione d’impresa
Tra i principi che fondano le norme ISO ci sono la conoscenza e la comunicazione. Oggi parliamo di comunicazione, quindi di un aspetto che riguarda la leadership, il personale e l’organizzazione. Perché è vero, ogni azione mira alla soddisfazione del cliente, ma è pur vero che questo obiettivo si raggiunge solo se la struttura interna funziona al meglio.
Cosa dice Sun-Tzu al riguardo? «Vince chi ha un esercito che è animato dallo stesso spirito in tutte le sue parti». Com’è possibile che tutte le parti della nostra azienda siano animate dallo stesso spirito? Prima di rispondere vorrei farti una domanda: nella tua azienda vivono tutti lo stesso spirito?
La risposta al primo quesito: è possibile solo se si comunica bene. Una buona comunicazione è possibile quando si ha una visione chiara, ne abbiamo già parlato qui. Avendo chiara la visione non dovrebbe essere difficile comunicare questi tre punti:
- dove siamo,
- dove stiamo andando,
- ecco il modo in cui ci arriveremo.
Attenzione! C’è un ulteriore passaggio da fare. Non avrebbe senso comunicare a «tutte le parti» dell’azienda lo stesso messaggio e con lo stesso tono. Quello che può far presa su un responsabile non è detto produca lo stesso effetto su un usciere.
Sun-Tzu avverte che «tra i modi per essere condotti al disastro» c’è quello di «utilizzare senza competenza gli ufficiali, e senza rispettare il principio dell’adattamento alle circostanze: ciò scuote la fiducia dei soldati». Ma soprattutto: «Quando gli ordini di un generale non sono chiari e distinti e non raggiungono con precisione gli ufficiali e i soldati (…) il risultato è quello di una grande disorganizzazione».
Cosa puoi fare oggi
Puoi cominciare a scrivere che visione hai della tua azienda. È fondamentale per te e per i tuoi collaboratori. E poi CHIAMAMI, parleremo di come le norme ISO ti possono aiutare. Sono in molti, ancora, che non comunicano bene perché, dicono, «abbiamo sempre fatto così». «Beata ignoranza – diceva don Buro in Vacanze in America – si sta bene de mente, de core e de panza». Finché non sarà poi il mercato a comunicare, senza tanti complimenti, la sua visione chiara delle cose.