
Progettata per autorigenerarsi porterà sviluppo e lavoro. Ma solo con regole in grado di generare fiducia.
Serve un’economia del bene comune. Non è una materia da Libro Cuore, ma un’urgenza che riguarda tutti. Servono nuove regole, ma a patto che siano in grado di generare fiducia. Perché o le regole creano fiducia oppure sono un cappio. E non abbiamo bisogno di lacci al collo, ma di investimenti. Investimenti in termini umani, economici e di prospettiva. Del resto, se stiamo affrontando una crisi durissima, dipende anche da un passato privo innanzitutto di prospettiva.
Quali regole possono creare fiducia? Il ciclo di Deming, ad esempio (pianificare – fare – verificare – agire). Spinge al miglioramento continuo e migliorare crea fiducia. È lo stesso criterio che troviamo nell’economia circolare: ridurre-riusare-riciclare. Parliamo di un’economia progettata per autorigenerarsi ma che ora sta affrontando un momento di difficoltà proprio perché il nostro sistema non è stato pensato per autorigenerarsi. E quindi, giunta la difficoltà, si blocca.
Eppure il nostro indice di circolarità è lusinghiero. Siamo primi in Europa, ma stiamo rallentando. I motivi di questa frenata non dipendono solo dal coronavirus. La verità è che abbiamo cominciato a riposare sugli allori mentre altri Paesi, come Francia e Polonia, stanno risalendo posizioni.
Questo ci dice che non bastano degli indici per creare sviluppo, servono sistemi veri. E a noi manca proprio il sistema. Ecco perché dobbiamo cominciare a lavorare per un approccio circolare dell’economia. Cioè dobbiamo rivedere tutte le fasi della produzione e prestare attenzione all’intera filiera coinvolta nel ciclo produttivo.
Secondo la Fondazione Ellen Mc Arthur, questa attenzione passa per cinque criteri:
- Eco progettazione
- Modularità e versatilità
- Energie rinnovabili
- Approccio ecosistemico
- Recupero dei materiali
Tutta questa teoria cosa ci dice? Due cose: sviluppo e lavoro. In Europa, ad esempio, la bioeconomia ha fatturato 2.300 miliardi di euro occupando 18 milioni di persone nel 2015. In Italia i miliardi sono stati 312 e gli impiegati 1,9 milioni. Vogliamo perdere tutto questo? Capisci, quindi, quanto sia fondamentale un’economia del bene comune?
Facciamo circolare le idee
Un buon sistema di gestione deve partire da un presupposto: volersi migliorare. Perché siamo perfettini? No. Perché vogliamo creare sviluppo e progresso. Senza questi due elementi non c’è fatturato. Senza questi due elementi, puff, ogni castello prima o poi crolla su stesso. Se la pensi come me puoi far circolare le idee in due modi. Condividendo questo articolo e scrivendomi. E se devi riciclare materiali ferrosi hai un motivo in più per chiamarmi.