
Il 2 e il 3 ottobre scorsi L’Ente di Certificazione DIMITTO ha presenziato al Salone della CSR di Milano, celebre kermesse dell’Innovazione Sociale, giunta oggi alla sua VI edizione.
L’Università Bocconi (Mi) è, dunque, diventata teatro dell’appuntamento annuale dedicato alla sostenibilità, ospitando aziende e consumatori dediti all’attenzione e al rispetto dell’uomo e dell’ambiente.
Sotto il filo conduttore de “Le rotte della sostenibilità”, gli eventi in programma sono stati suddivisi sulla base di sei percorsi principali, riassunti nei macro temi di Circular Economy, Divercity & Inclusion, Finanza responsabile, Innovation & Change, Processi e filiere sostenibili, Smart Community & Smart City.
All’interno di ciascun percorso il General Manager di DIMITTO, Nunzio Morrone, ha potuto prendere parte a seminari, conferenze, presentazioni di libri e workshop.
87 eventi che hanno dato voce a 392 relatori, facenti capo a 188 organizzazioni. Tutti impegnati nel veicolare un’unica convinzione: il pensare sostenibile e l’azione imprenditoriale possono e devono andare di pari passo.
Cresce, infatti, la consapevolezza che “l’impegno per la sostenibilità non è un’azione tattica, ma una scelta strategica che sta modificando il modo stesso di fare impresa”, così come cresce l’interesse per il progresso responsabile.
Come rivela un’indagine Ipsos condotta per la CSR, infatti, Il 65% degli italiani crede nel progresso etico e nella costruzione di un futuro sostenibile. Valori pienamente supportati dal Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, che dal 2014 ha adottato la normativa ISO 20121 (qualifica degli eventi sostenibili) e si impegna costantemente al miglioramento dei risultati ottenuti.
“Abbiamo preso parte all’iniziativa – rivela Nunzio Morrone- perché DIMITTO si fa portavoce degli stessi valori di eticità, trasparenza e rispetto veicolati dalla manifestazione. Crediamo che per costruire un mondo migliore sia necessaria “un’utopia sostenibile”, per questo il nostro Ente di Certificazione Accreditato Italo Svizzero opera, non solo per produrre fatturato, ma anche per salvaguardare l’ambiente e per apportare benessere ai propri dipendenti. Stiamo, infatti, lavorando per la realizzazione di un piano welfare aziendale – prosegue – che permetta al lavoratore di godere di numerosi benefits. Attraverso la definizione di un accordo di 2° livello vogliamo, quindi, impegnarci a rendere legalmente applicabili i principi e le regole “welfare” che da sempre animano l’azienda.”
Si citano, in proposito, l’ingente premio di produzione (2% del fatturato aumentato diviso tra tutti i dipendenti) e la possibilità per i lavoratori di godere del trasferimento in importo economico dei permessi ROL, anche dopo averne usufruito.
La sostenibilità è, dunque, un tema sempre più diffuso tra aziende e consumatori, consapevoli che per sopravvivere alla concorrenza sia necessario non solo differenziarsi, ma “fare la differenza”, rispettando l’ambiente e il lavoratore.