Pubblicata a giugno 2018 la nuova versione dello standard ISO 22000:2018. La norma si basa sui principi dell’HACCP.
ISO 22000: cos’è
La norma fissa i requisiti per qualsiasi organizzazione che opera nella filiera agro-alimentare con lo scopo di armonizzare tutti gli standard pubblicati in materia di sicurezza alimentare.
La sicurezza alimentare è una responsabilità che coinvolge tutte le figure presenti nella catena alimentare. Il controllo è, infatti, indispensabile in ogni singolo stadio. Per questo è fondamentale la comunicazione tra le diverse figure, comunicazione che la norma vuole interattiva e non solo top-down.
Questo garantisce che tutti i pericoli ed i rischi per la sicurezza alimentare siano ben identificati e comunicati in modo dinamico.
La ISO 22000 consente di realizzare un sistema di gestione basato sul metodo HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point). Tale metodologia operativa è valida a livello internazionale e serve per l’identificazione e la gestione dei pericoli quando si producono alimenti e bevande. Il protocollo HACCP è contemplato dal Codex Alimentarius. Il nome latino significa semplicemente Codice Alimentare ed è stato realizzato da una commissione della Fao, la Codex Alimentarius Commission.
La Commissione ha elaborato i sette principi sui quali si basa il metodo HACCP:
- Identificazione dei pericoli,
- Individuazione dei CCP;
- determinazione dei limiti critici;
- definizione delle attività di monitoraggio;
- definizione delle azioni correttive;
- definizione delle attività di verifica;
- gestione della documentazione.
La nuova edizione della ISO 22000 porta con sé l’High Level Structure (HLS), cioè la struttura che rende coerente lo standard in questione con altri standard applicabili come la ISO 9001 e la ISO 45001. Ciò permette la perfetta integrazione tra un sistema di gestione già implementato e certificato con un nuovo sistema di gestione.
ISO 22000: i vantaggi
L’applicazione della norma ISO 22000 è volontaria e porta con sé una serie di vantaggi, quali:
- comunicare fiducia ai consumatori dimostrando che prodotti e servizi forniti seguano protocolli e procedure di sicurezza alimentare
- fornire maggiore soddisfazione dei requisiti delle parti interessate (dalle autorità a tutti gli attori della filiera)
- migliorare l’efficienza e le prestazioni dei processi
- ridurre gli scarti e gestire eventuali ritiri/richiami
- migliorare la tenuta sotto controllo della cogenza di settore.