Innovare vuol dire reinterpretare qualcosa che già esiste, è questo il cuore del miglioramento continuo alla base delle certificazioni.
Qual è la parola più vicina al significato di Qualità?
È la parola innovazione.
Qualcuno associa la Qualità alle caratteristiche del proprio prodotto o servizio. Altri la associano, invece, ai documenti da preparare in fase di certificazione. C’è chi la considera come un concetto che ha a che fare con la cultura aziendale e col funzionamento dei processi.
Ognuna di queste idee è corretta, ma nessuna è completa.
Perché la Qualità ha senso solo in ottica di vantaggio competitivo. Quindi non basta lavorare al massimo delle nostre risorse, anche perché potrebbe essere solo uno spreco di risorse e di tempo.
È bensì necessario che ogni processo contribuisca a creare del vantaggio rispetto alla concorrenza.
Che tipo di vantaggio? Un prezzo più basso? Una caratteristica tecnica in più? Un ulteriore servizio offerto rispetto alla concorrenza?
No. Io mi riferisco al vantaggio che si crea nell’innovare qualcosa che già esiste. Per farlo bisogna rompere gli schemi tradizionali del nostro settore di competenza. Bisogna saper esplorare.
E tutto questo avendo sempre in mente i nostri potenziali clienti e pensando a nuovi spazi di mercato.
In conclusione, per capire se la tua impresa è sulla strada della Qualità, chiediti se stai reinterpretando qualcosa che già esiste.
Ruota tutto intorno a questo: le norme puntano al miglioramento continuo e migliorare vuol dire cambiare. L’idea stessa di Qualità è cambiata e continuerà a evolversi, o meglio, a migliorare.
E noi, lo stiamo facendo?
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