
Non è una questione sentimentale, ma di controllo dei processi. Ed è proprio il controllo l’aspetto più pericoloso della questione. Ecco perché.
Qual è la cosa più importante nella vita? L’amore.
In tanti non ci credono più, ma resta ancora il motore più potente che abbiamo.
Eppure anche l’amore finisce. Perché? Uno dei motivi è il tentativo di controllo.
Succede nella vita di coppia, succede così anche in azienda.
Chi controlla non fa emergere le potenzialità dell’altro. A volte, il controllo, può sfociare anche in violenza, ma questo è un altro discorso.
In azienda succede qualcosa di simile. L’amore per ciò che facciamo può spingerci verso il tentativo di controllare ogni cosa.
Ma se non controlliamo, allora lasciamo che ognuno faccia quello che gli pare e piace? Certo che no.
Quindi? Quindi, gestiamo.
Te ne ho già parlato: controllo e gestione sono due cose diverse. Infatti, quando parliamo di certificazioni aziendali, parliamo di sistemi di gestione e non di sistemi di controllo.
La gestione presuppone una parola fondamentale: consapevolezza.
Quando si gestisce, si prende consapevolezza dell’azienda e si mettono in moto quei processi che consentono di cambiare, dove il verbo cambiare è sinonimo di miglioramento.
Il controllo, invece, produce inibizioni e ciò che inibisce non fa migliorare.
Inoltre, chi controlla ha una leadership meno efficace. Un leader, per essere tale, deve possedere o coltivare caratteristiche emozionali, anche empatiche. Il controllo, invece, fa fuori le emozioni e, con queste, anche la possibilità di crescita della squadra.
Qual è un modo per alimentare l’amore? Fissare degli obiettivi comuni e chiari, cristallini. E con la stessa chiarezza stabilire anche i ruoli.
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